domenica 7 dicembre 2008

Settimana difficile per la Prima Squadra

Il giallo riferito al titolo non riguarda una rappresentazione teatrale di Agatha Christie o a qualche sanguinolento film di Dario Argento, piuttosto è riferito ai due referti che le nostre squadre senior hanno ottenuto nel fine settimana. Andiamo con ordine. Cominciamo dalla prima : La Promozione.

Se vogliamo la sconfitta con Orbassano era ampiamente prevista, visto il gap esistente tra le due squadre. I presupposti per una sonora legnata c'erano tutti. L'avvio di partita, 24 a 10 del primo quarto e il 46 a 20 all'intervallo lungo non ci lasciavano scampo. La nostra squadra era senza idee e si andava avanti con i soli tiri liberi che il buon Neirotti riusciva a piazzare. Nel terzo quarto, comme spesso avviene la reazione dell' Olimpia, porta i nostri a dimezzare lo svantaggio sin lì accumulato. Orbassano allora ricorre al gioco duro ed intimidatorio,spaventato dall'iniziative dei nostri.

L'ottimo arbitro Maletti è pronto a sanzionare i numerosi falli della squadra avversaria, 33 alla fine fra antisportivi e tecnici, che manderanno i nostri a tirare 50! tiri liberi purtroppo in questo frangente i vari Fuligno, Sassi A. e Zabaldano non hanno la freddezza necessaria per capitalizzare questa opportunità e qui si trova la risposta del punteggio finale di 76 a 54 per la terza capolista del nostro girone. Il clima della promozione è questo ed è bene che i nostri si abituino, è chiaro che quando perdi 39 palloni contro 11 recuperate e hai una media del 44 per cento ai liberi si perde.

Sia ben chiaro, i giocatori dell'Olimpia come singoli non hanno nulla da invidiare a nessuno, resta il fatto che rimangono delle ottime individualità che però dimenticano sovente che il basket è un gioco di squadra. Comunque chi scrive è ottimista anche perchè ci sono ampi margini di miglioramento.

Detto della promozione, analizziamo in sintesi il C.S.I.
Si affrontava la Polisportiva San Donato, squadra di buona caratura, che faceva della circolazione di palla e di un arresto e tiro da manuale l'arma con cui ha battuto i nostri. Complimenti quindi a questa squadra, che ha giocato un buon basket e anche molto corretto, la loro vittoria per 61 a 42 non fa una piega. Le buone notizie per l'Olimpia arrivano dal pieno recupero di Mattia Volpi (importante in chiave promozione) le buone cose messe in mostra da Loris Fasolo e dal nostro Don Adge Corentin, da sottolineare i nostri tre under 16 che hanno giocato senza timori reverenziali, andando a refereto con buone iniziative.

Vorrei citare a titolo di cronaca che il San Donato tra le sue file annoverava due big del basket giovanile made in Venaria: Rotomondo e Scialò, che ovviamente hanno fatto la differenza. Nei vari anni passati furono titolari di un quintetto da favola che comprendeva Ganeto ( oggi in lega due) Barberis ( C1 a San Mauro) Brunetta (C 2 col Pino torinese) e che quest'anno anno giocato in serie D.

Orbassano- Olimpia Rivoli = 76 a 54 parziali 24 a 10, 46 a 20 61 a 41
Fuligno 3, Neirotti 21, Pregnolato 2, Rubbo 1, Sassi A. 5, Sassi D. 4, Sola 15, Zabaldano 2. Dal Bo' 1, Piana. All Nicolazo

Giovanni Fuligno

In merito al CSI (anche perchè la partita di Promozione non l'ho vista) mi permetto di aggiungere due righe. La squadra è sostanzialmente buona e non ha nulla da temere nei confronti delle rivali della categoria se si parla di singoli.

Il fare allenamento separatamente dalla Promozione è stata però una pecca organizzativa non prevedibile di cui mi assumo la responsabilità. Questo perchè non ci ha permesso di crescere come squadra, cioè di condividere schemi o altro poichè se insieme i due gruppi formano un gruppone estremamente numeroso, divisi non si raggiungeva mai il numero minimo utile per allenarsi e provare schemi, tattiche nei ruoli ottimali, penalizzando anche ovviamente la Promozione.

Ciò detto va chiesto a tutti i giocatori, me incluso, di fare uno sforzo per imparare al meglio gli schemi. Non tanto perchè siano di un'efficacia stratosferica, ma semplicemnte perchè sono la base del gioco di squadra. Arrivare in partita senza conoscere almeno 2-3 posizioni dello schema base è un problema grave su cui è necessario richiamare l'attenzione degli allenatori.
La voglia di migliorare non manca, ma va incanalata dove serve e attualmente, a mio modesto parere, credo che il problema principale sia uno: il gioco di squadra.

Detto questo, faccio i complimenti alla P.San Donato che pur senza allenatore è stata capace di organizzarsi con uno schema semplice ma utile. Particolarmente buona la prova di Andrea Soru, play, che si è messo a servizio della squadra con una quantità enorme di assist a scapito delle conclusioni.

Walter Scandurra

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