I Savoia chiedono giustizia: anche Enrico scende in campo.

In questi giorni le pagine dei quotidiani affrontano la spinosa vicenda Savoia-Stato Italiano: l'antica famiglia reale ha chiesto ufficialmente di essere risarcita per il lungo esilio patito; poteva il nostro nobile post non scendere in campo per avere giustizia? Assolutamente no.

Foto che ritrae la famiglia Savoia e il Conte d'Alba

Infatti Enrico, per mezzo della sua piuma di fagiano intinta nel calamaio, ha scritto una lettera indirizzata al premier Romano Prodi, in cui chiede espressamente di rientrare in possesso delle sue residenze confiscategli anni addietro (sia estere che in territorio italiano) , tra cui citiamo: Versailles, i castelli della Loira, Castello del Valentino, Buckingham Palace (perso a una partita di bridge con Enrico VIII Tudor da un suo avo). La missiva è stata consegnata ieri a palazzo Chigi da Michele Strogoff, il Corriere dello Zarro; nelle righe finali il nostro buon post ha reso noto che se il governo italiano non dovesse accontentare le modeste richieste della Real Casa e della sua persona, ha già pronto un piano di guerra in cui farà scendere in campo l'intero esercito del Granducato d'Alba, il quale può annoverare la presenza dei Lanzichenecchi, dei temibili mercenari baschi, della fanteria savoiarda, e ultimi ma non ultimi, degli arcieri di Sherwood.

I temibili mercenari dell'esercito di Enrico

Noi tutti speriamo in una risoluzione pacifica della situazione, ma se il governo dovesse fare ancora orecchie da mercante si rischia l'inizio di un fastidioso conflitto interno. Come ha scritto Vittorio Sgarbi sul Corriere della Sera...."Questa situazione è un Minicicciolo acceso e pronto ad esplodere, bisogna versare molta acqua per poter spegnere la miccia; perchè un Minicicciolo quando è acceso...sono mazzate...e quanto dico mazzate...dico mazzate..."